Esistono più di 3000 varietà nel mondo di piante di olivo ed oggi possiamo sapere con certezza quali sono presenti nei propri terreni attraverso l’analisi del Dna.
Nei secoli passati, era la tradizione orale e l’osservazione visiva della pianta che permetteva il riconoscimento ma con il passare dei secoli questi 2 strumenti possono indurre in errore ed oggi non essere più sufficienti.
Nel caso di piante secolari di olivo, la tradizione orale si può perdere e l’osservazione visiva cambiare la nostra prospettiva perché le piante nel corso degli anni possono modificare il loro aspetto a causa di virus che ne alterano la forma della foglia e del frutto.
Da questo ne consegue che piante con più di 100 anni possano essere scambiate per altri cultivar.
La varietà Verella (detta anche Vera, Verello, Cimigno o Cimignolo) presente nel database olivicolo mondiale, è citata in testi del 19° secolo che descrivono le varietà presenti nel territorio umbro ma che ad oggi, se ne è persa traccia.
Nel nostro oliveto sono presenti anche numerose piante di varietà tuttora sconosciute nonostante le analisi ufficiali del dna effettuate dall’università di Agraria di Perugia.
Alcune di questi olivi possiedono una quantità di polifenoli anche 20 volte superiore alla media dei cultivar più comuni.